sabato 22 novembre 2014

LO STATO DELLE COSE


     Ci abbiamo provato.
     In anni giovanili e nella piena maturità. Ci siamo “sporcati le mani” militando in partiti, movimenti e associazioni; partecipando a congressi, assemblee, convegni e competizioni elettorali; organizzando eventi e cortei; andando in piazza, sui giornali, in tivù e su internet. Alla fine abbiamo capito che non serviva a niente.
     Finché la politica sarà ostaggio dei partiti e, soprattutto, di un sistema elettorale solo apparentemente democratico, il cittadino non conterà niente.
     Del resto tutto si gioca sulla legge elettorale, ce lo insegna la storia moderna: se qualcuno ha voluto prendere il potere, la prima cosa che ha fatto è stato cambiare la legge elettorale; lo fece Napoleone, così come Mussolini, tanto per citare due nomi piuttosto significativi.
     Ma per noi la politica è quella di coloro che la fanno in prima persona; per noi la politica deve essere un servizio civile a tempo, che possa uscire quindi  dalla logica dell'eterna campagna elettorale, che inevitabilmente ha come obiettivo non il bene comune, ma solo la rielezione dei candidati e la perpetuazione del potere dei partiti.
     Noi diciamo no a una politica intesa come capacità di manipolazione e come ipocrisia; diciamo invece sì a una politica che sia semplice gestione della cosa pubblica, al fine di migliorare le condizioni di vita di tutti i cittadini.
     La storia ci ha anche insegnato che il professionismo non ha mai giovato alla gestione della cosa pubblica. Tutti ricordiamo le celebri invettive di Petrarca e di Machiavelli contro le milizie mercenarie. Altro tema, si dirà, ma il nocciolo è lo stesso: i professionisti conoscono la tecnica, ma non ci mettono il cuore; i professionisti pensano soprattutto al denaro. Dunque liberiamo la politica dai politici di professione, rendiamole la dignità che ha perso, eliminiamo gli sciacalli e i piranha.
     La natura umana è debole, lo si sa, e non deve esserle data l'occasione di cadere nelle trappole del potere, del denaro e delle amicizie tra potenti.
     Ma come evitarlo? Ve lo spieghiamo qui di seguito.


2 commenti:

  1. sì, sono tutti uguali,sono tutti maschi

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  2. Come TUTTI i capi di partito in questo sistema democratico basato sulle elezioni. :-)

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